Sempre morenti

Una ballerina che danza, con un vestito svolazzante, sotto una lampada, mentre alcune persone la osservano in un ambiente interno.

Lo spettacolo per quattro danzatori Queer esplora temi di resistenza, resilienza e identità attraverso la coreografia, utilizzando lo step come simbolo di elevazione e lotta. Radicato in un'estetica minimalista e movimenti ispirati alla gravità, l'opera enfatizza la vulnerabilità e la forza del corpo Queer maschile, proponendo una drammaturgia visivamente e fisicamente intensa. Si ispira alla figura di Pier Paolo Pasolini, il cui vissuto e morte drammatica fungono da lente interpretativa per riflettere su oppressione e autenticità. La creazione combina movimento, luci e suoni per creare una narrazione poetica e politica, affrontando questioni di libertà, omofobia e lotta collettiva.

Con una forte componente interdisciplinare, il lavoro integra costumi testurizzati e superfici riflettenti, un'illuminazione dinamica e musica elettronica originale composta da Emanuele Piras. Questi elementi convergono in uno spazio immersivo che invita il pubblico a riflettere sul potere trasformativo del corpo e dell'espressione artistica. Lo spettacolo si sviluppa come una metafora dell'esperienza Queer, rievocando le tensioni tra caduta e resilienza e ponendo al centro il corpo come veicolo di cambiamento. La ripetizione, la fatica e la spinta verso l’elevazione diventano simboli della lotta per affermare la propria identità in un mondo ostile.

Gruppo di persone che partecipano a una lezione di aerobica su step in una palestra moderna
Grafito di un uomo che tiene un altro uomo in braccio, dipinto su un muro di pietra.

Cast

Coreografia e concept Tommaso Petrolo

Drammaturgia TBA

Danzatori TBA

Musica TBA

Una produzione PROTEO

Uomo seduto su una barca di legno in un fiume, con un ponte in pietra sullo sfondo, in una foto in bianco e nero.

Tour

29 agosto 2025 Teatro di Capomandro - Calcata (VT) COORDINATE Festival Anteprima

7 febbraio 2026 Spazio Rossellini - Roma - Premiére