Colui che "resiste", che sostiene il labile confine tra gli opposti, tra l'etere e le profondità del mondo, tra le stelle e le onde, tra l'ordine e il caos. Il cielo è tra le sue mani, il mondo è il suo più grande fardello. Nietzsche, nella sua "Nascita della tragedia", riconosce ad Atlante uno spirito duplice, una tendenza all'equilibrio ed una allo stravolgimento dello stesso, perché ogni grande rivoluzione chiama a sé l'arte di resistere.
L'umanità non è figlia degli Dei ma di un Titano; essa nata dalla terra e cresciuta nel fuoco, vive grazie al coraggio di non accettare le cose come stanno, di far cadere il cielo dalle mani dei tiranni, e sostenerlo perché non crolli per sempre.
"Atlas: L'uomo che resiste" è un racconto epico che narra la storia di un eroe destinato a portare sulle proprie spalle il peso del mondo intero. La mitologia greca lo descrive come un titano condannato a sorreggere la volta celeste per l'eternità, simbolo del dovere e della resistenza di fronte alle avversità.
Nella visione performativa Atlas/Atlante si moltiplica, diventa comunità, condivide il fardello con altri corpi pensanti, una moltitudine che resiste e che cerca di modificare gli eventi ostili e trasformarli in bellezza.
A fine spettacolo Q&A con l’artista a cura di Massimo Zannola.
ATLAS/ATLANTE - KODANCE&KO
contept e coreografia Silvia Marti
produzione KODANCE/&KO
Evento incluso nell’abbonamento giornaliero